Sentiamo sempre più spesso parlare di Metodo Ancestrale, sembra davvero essere l’ultima moda in fatto di vini. Invece è uno dei metodi più antichi ancora in uso per la produzione di spumanti. Si potrebbe addirittura far risalire agli antichi romani, visto che alcuni scavi hanno riportato alla luce particolari anfore che contenevano il cosiddetto “vino titillans”, cioè frizzante. In tempi più recenti e certi invece la storia del Metodo Ancestrale è più comunemente attribuita alla Francia, in particolare alla regione del Languedoc-Roussillon, dove si producono i vini AOC Blanquette de Limoux, noti come vini Pétillant Naturel (Pet-Nat).

Un metodo antico però non corrisponde ad un metodo grossolano, anzi impone una tecnica precisa e richiede una certa maestria per realizzarlo al meglio. Questo processo consiste nell’imbottigliare il vino prima che la fermentazione primaria sia completata, permettendo così alla fermentazione di terminare in bottiglia. Il risultato è un vino naturalmente frizzante, senza l’aggiunta di zuccheri o lieviti esterni.

Vediamo nel dettaglio quali sono le fasi del metodo ancestrale:

La Produzione: Semplice ma Complessa

Il fascino del Metodo Ancestrale risiede nella sua apparente semplicità. Tuttavia, produrre un vino di qualità con questo metodo richiede grande abilità e conoscenza del processo fermentativo. Ecco i passaggi principali:

  1. Raccolta e Pressatura: Le uve vengono raccolte e pressate come in una normale vinificazione.
  2. Fermentazione Primaria: Il mosto fermenta fino a quando il livello di zucchero non scende a un punto preciso.
  3. Imbottigliamento: Prima che la fermentazione sia completata, il vino viene imbottigliato e sigillato. In questo modo, la fermentazione continua in bottiglia, producendo anidride carbonica e dando al vino la sua naturale effervescenza.
  4. Affinamento in Bottiglia: Il vino riposa in bottiglia per un periodo variabile, durante il quale i lieviti consumano gli zuccheri rimanenti, conferendo complessità aromatica e una leggera torbidità al vino.

Caratteristiche Organolettiche

I vini prodotti con il Metodo Ancestrale sono noti per la loro freschezza, vivacità e autenticità. Spesso presentano una leggera torbidità, dovuta alla presenza dei lieviti naturali che non vengono rimossi. Gli aromi possono variare notevolmente a seconda delle uve utilizzate e del terroir, ma comunemente si possono trovare note di frutta fresca, fiori e un lieve sentore di pane o lievito.

Perché Scegliere un Vino Metodo Ancestrale?

  1. Autenticità: Questi vini rappresentano un ritorno alla vinificazione naturale, senza interventi chimici o tecnici moderni.
  2. Sostenibilità: La produzione di Pet-Nat è spesso associata a pratiche agricole sostenibili e biologiche.
  3. Esperienza Sensoriale: Ogni bottiglia è unica, offrendo un’esperienza di degustazione sempre diversa e sorprendente.
  4. Versatilità: I vini Metodo Ancestrale si adattano bene a una varietà di piatti, grazie alla loro freschezza e acidità bilanciata. Sono perfetti con antipasti, piatti di pesce, formaggi freschi e persino dessert.

Abbiamo  visto come si fa, ma, poiché spesso contiene sedimenti naturali (il cosiddetto vino “col fondo”), come si beve il metodo ancestrale? Come si versa?

Ecco le due scuole di pensiero:

  1. Agitare la bottiglia:
    Agitando la bottiglia, si mescolano le fecce fini con il vino, creando un vino torbido. Questo può esaltare la complessità aromatica e gustativa del vino, poiché le fecce contengono sostanze che contribuiscono a queste caratteristiche. Tuttavia, il vino risulterà meno trasparente e più opaco.
  1. Versare lentamente senza agitare:
    Versando lentamente, si evita di mescolare le fecce con il vino. Il vino risulterà più chiaro e cristallino, ma potrebbe essere meno complesso in termini di aromi e sapori.

Non esiste una maniera giusta e una sbagliata o un rituale da osservare, dipende dalle preferenze personali, anzi un gioco da fare è quello di aprire almeno due bottiglie uguali di cui una agitata e l’altra versata lentamente e cogliere le differenze.

In entrambi i casi, è consigliabile servire il Metodo Ancestrale ben freddo, a una temperatura di 8-10°C per apprezzarne al meglio le caratteristiche.

In conclusione, il Metodo Ancestrale rappresenta una meravigliosa connessione con le tradizioni vinicole del passato, offrendo vini autentici e ricchi di personalità. Che siate appassionati di lunga data o nuovi esploratori del mondo del vino, i vini frizzanti prodotti con questo metodo meritano di essere scoperti e apprezzati. Alzate il calice e brindate alla riscoperta della semplicità e della naturalezza che solo un Pet-Nat può offrire.

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Salute!