Una delle aziende più prestigiose del Piemonte, le Antiche Cantine dei Marchesi di Barolo hanno sede a Barolo, nel palazzo prospiciente il Castello dei Marchesi Falletti affonda le sue radici nel 1807, quando il Marchese di Barolo, Carlo Tancredi Falletti, prende in sposa a Parigi una nobildonna francese, Juliette Colbert di Maulévrier, pronipote del famoso ministro delle finanze del Re Sole. Fu proprio Juliette ad intuire le grandi potenzialità del vino prodotto a Barolo che, solo dopo una completa fermentazione ed un prolungato affinamento in legno, poteva rivelare tutte le qualità tipiche del suolo e del vitigno: il Nebbiolo, potente ed austero, in grado di durare nel tempo e di esprimere tutte le caratteristiche di questo straordinario terroir.
Questa storia fu destinata ad incrociarsi con quella di un’altra famiglia: la famiglia Abbona che aveva fondato la propria cantina “Cavalier Felice Abbona e Figli” nella piazzetta ai piedi dell’arco di accesso al castello dei Marchesi di Barolo. Proprio in quegli anni, infatti, nasceva Pietro Abbona che, operando con tenacia e competenza nelle cantine paterne,riuscì ad acquistare l’Agenzia della Tenuta Opera Pia Barolo, ovvero le antiche cantine di vinificazione ed affinamento dei Marchesi di Barolo.
Arrivando ai giorni nostri, la famiglia Abbona continua l’opera iniziata più di due secoli fa: produrre vini di alta qualità, destinati ad arricchire, anno per anno, la storia di una grande cantina dove attualità e tradizione s’incontrano e dove si tramanda, da padre in figlio, un importante patrimonio di vigne, cantine e conoscenze ormai da più di cinque generazioni.
Il vino
Le uve provengono da vigneti dotati di terreni particolarmente ricchi di argilla e calcare, che, alla vista, si presentano come Terre Bianche. Questo tipo di suoli, molto compatti e impermeabili, costringono la vite a radicarsi in profondità, alla ricerca dell’acqua. Ne risultano grappoli particolarmente spargoli con acini di dimensioni ridotte che donano ai vini abbondanza di sali minerali, di oligoelementi ed un ricco patrimonio di tannini, in grado di assicurarne una grandissima longevità.
Per valorizzare tutta la sua ricchezza e permettere ai vari componenti di fondersi perfettamente tra loro e donarci un vino pienamente espresso, ma capace di una lunghissima vita, il Barolo Riserva invecchia 3 anni nelle tradizionali botti di rovere di Slavonia di grande dimensione, che contribuiscono a renderlo armonico ed equilibrato e ad accrescerne la finezza del bouquet. Completa il suo affinamento in bottiglia per parecchi mesi e può essere posto in commercio solo dopo circa 6 anni dalla vendemmia. Il plateau di maturazione del Barolo Riserva supera i 30 anni.
Il colore è rosso granato intenso, col passare degli anni via via permeato da riflessi arancioni. Il Profumo è intenso con netti sentori di viola, rosa e spezie, cannella, noce moscata, che, col passare del tempo, si evolvono in tabacco, cuoio, tartufo. Il sapore è elegante, asciutto, austero ma vellutato, armonico, avvolgente, con abbondanti tannini, ben espressi, ma morbidi e piacevoli.
Abbinamenti
E’ compagno ideale delle paste all’uovo, tajarin e ravioli con condimenti gustosi come il ragout di selvaggina e i tartufi; delle carni rosse, arrostire o brasate, cacciagione e selvaggina. Si accosta magnificamente ai formaggi ovini e caprini o a pasta dura stagionati. Curioso se abbinato, a fine pasto, con la pasticceria secca. Lungamente invecchiato è un vino da meditazione.