Dire “vino” in Campania è un po’ come dire “Mastroberardino”. Le due parole sono divenute quasi sinonimi nella regione, tale l’importanza rivestita dalla cantina nella storia della viticultura campana. Più che un punto di riferimento, un vero monumento. Non è l’azienda più grande, ma sicuramente la più rappresentativa, capace di coprire la gamma delle più rilevanti denominazioni e varietà vitate regionali, sempre nel rispetto del territorio. La grande cura della vite e le più attente tecniche di produzione hanno donato uno stile unico ai vini dell’azienda, che si distinguono per la rara pulizia e precisione, oltre che per la elegante finezza espressiva. Vini premiati ed invidiati da tutto il mondo.
Il vino
Dopo aver conquistato il titolo di Miglior Vino Bianco d’Italia 2019 secondo la Guida ai migliori vini d’Italia di Luca Maroni, e successivamente il massimo riconoscimento (le 4 stelle e la Corona), dalla guida Vini Buoni d’Italia del Touring Club Italiano, il Neroametà di Mastroberardino si aggiudica ben 90 punti nella recensione tecnica della rivista statunitense Wine Enthusiast. Un vino davvero speciale, nato da un’idea antica, sperimentata già nel corso degli anni Ottanta e di recente ritornata in auge con il progetto Neroametà, la cui prima vendemmia, frutto della tenuta di Mirabella Eclano, risale al 2013. Il colore particolarissimo, tenue con riflessi grigi che rievocano una pietra preziosa, fa da invito a un naso elegante e distinto e a un attacco al palato di note floreali che s’intrecciano con un frutto delicato.
Abbinamenti
Risotti, pasta e zuppe a base di pesce o legumi.