Le storiche cantine Coppo sono state dichiarate dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità: un riconoscimento prestigioso, che riempie l’azienda di orgoglio e che fa delle Cattedrali Sotterranee un tempio dedicato al vino, alla sua storia e al duro lavoro dell’uomo. Edificate con ogni probabilità a partire dal XVIII secolo come piccole cantine di conservazione, rimaneggiate e ingrandite nel corso del 1800 e del 1900 fino alle ristrutturazioni e alle sistemazioni moderne, le storiche cantine Coppo si sviluppano sotto la collina di Canelli per un’estensione di oltre 5 mila metri quadrati e una profondità che, nel suo punto più basso, raggiunge i 40 metri.
Le origini dell’azienda risalgono al 1892 e per oltre 120 anni seguono le vicende della famiglia, oggi ancora unica proprietaria. La capacità, sin dalle sue origini, di condurre le vigne di proprietà e di vinificare e di imbottigliare l’uva prodotta sotto il proprio marchio fanno della cantina Coppo una delle più antiche realtà vitivinicole d’Italia.
Il vino
Il vino deve il suo nome alla presenza, sulla sommità della vigna originaria, di un albero di mele rosse. Senza dubbio la Barbera più prestigiosa tra quelle prodotte da Coppo ha contribuito in modo essenziale alla rinascita di questo vitigno. Il Pomorosso, prodotto solo nelle annate di grande valore qualitativo, proviene da un suolo di origine sedimentaria marina, caratterizzato da una forte presenza di minerali che donano al vino grande finezza, mineralità e longevità.
Undici volte vincitore degli ambiti 3 Bicchieri del Gambero Rosso, ” dimostra finezza ed eleganza sorprendenti. La ricchezza dei sentori di frutta è accompagnata da una sottile nota minerale”, nelle parole di Robert Parker
Provenienza: Italia, Piemonte, Langhe
Denominazione: Barbera d’Asti DOCG
Vitigno: Barbera 100%
Annata: 2004
Alcol: 13,5
Formato: 0,75 l
Affinamento: 14 mesi in barriques
Abbinamenti: Stracotto di vitello al Barbera, fagiano in salmì, formaggi stagionati
Premi/Punteggi: 91/100 Stephen Tanzer, 90/100 Falstaff Magazin