La cantina Sklavos si trova a Lixouri, nell’isola di Cefalonia. Di lunga tradizione agricola, la prima vigna risale infatti al 1919, la famiglia Sklavos ha convertito sin dal 1986 le proprie vigne in vigne biologiche per passare subito dopo, per opera dell’agronomo Evriviadis Sklavos, all’applicazione dei concetti dell’agricoltura biodinamica. Coltivazioni sostenibili e con basse rese, valorizzazione dei vitigni autoctoni dell’isola (Robola, Vostolidi, Mavrodafni, Tsaousi ed altri, tutti a piede franco), vinificazioni senza lieviti aggiunti e senza correzione di acidità, scarsissimo utilizzo di solforosa: questa la filosofia produttiva di Evriviadis Sklavos, lo sciamano della vigna!
Il Vino
Vino naturale greco da uve Mavrodafne e Vostilidi vinificate congiuntamente e con i soli lieviti indigeni. Da viti a piede franco condotte con le metodologie dell’agricoltura biologica e biodinamica. Senza l’aggiunta di solfiti.
UVAGGIO: 87% Mavrodafne e 13% Vostilidi, vitigni autoctoni dell’isola. La percentuale 87 a 13 delle due uve trae origine da una tradizione del luogo, secondo la quale nei vigneti di Mavrodafne si piantava un 13% di uve Vostilidi: sempre secondo questa tradizione le uve si vendemmiavano e si vinificavano insieme. Questo ultimo fatto spiega anche il nome del vino: Synodos cioè che seguono la stessa via. Nonostante il Vostilidi sia una varietà a bacca bianca, si comporta come se fosse una varietà a bacca rossa. La scelta della Cantina Sclavos di tenere viva questa tradizione nasce proprio dalla consapevolezza che il Vostilidi si rivela prezioso nell’aumentare l’acidità del vino e nel donargli dei tannini più rotondi.
VIGNETO: di proprietà in località Monambeles, nella zona di Palikì, nella parte più occidentale di Cefalonia. Le viti sono a piede franco. Le vigne sono condotte seguendo le metodologie dell’agricoltura biologica e biodinamica.
VINIFICAZIONE: le uve delle due varietà vengono vinificate congiuntamente insieme alle vinacce, con rottura del cappello due volte al giorno. Terminata la fermentazione, avviene la separazione del mosto fermentato dalle vinacce con pressature molto morbide e ripetute. Segue la maturazione per un anno in botti di rovere. Non vengono usati lieviti aggiunti, per cui la fermentazione avviene con i soli lieviti indigeni. In nessuna fase della produzione di questo vino naturale greco viene aggiunta anidride solforosa; ne risulta una quantità molto bassa di anidride solforosa libera pari a 13-15 mgr/lt.
Provenienza: Grecia, Cefalonia
Denominazione: I.G.P. Versanti del monte Enos
Vitigno: 87% Mavrodafne e 13% Vostilidi
Annata: 2016
Alcol: 14%
Formato: 0,75 L
Affinamento: in acciao
Abbinamenti: le carni rosse e i formaggi di pecora stagionati sono gli abbinamenti ideali