Il Domine Augustin è un’azienda famigliare, condotta da Marc e Emmanuelle Augustin, che conta 9 ettari di vigneto in Premier Cru sui comuni di Avenay Val D’Or sulla Montagne de Reims, patria del pinot nero, e Vertus nella celebre Cote des Blancs, famosa per i suoi chardonnay. L’azienda da sempre biologica per volontà del padre di Marc, Jean Augustin, che rifiutò sin dall’inizio la chimica così come la pratica dell’utilizzo dei rifiuti solidi urbani come fertilizzanti (tristemente e diffusamente adottata in Champagne a fine anni ’70), si converte alla biodinamica nel 2011. L’adesione è completa e la biodinamica in azienda non è solo un metodo colturale di rispetto del vivente, ma diventa la filosofia di vita famigliare alla ricerca della massima armonia con la natura.
Marc e Emmanuelle apportano nuove pratiche in vigna, come i concetti della Cosmocultura e coniano il termine di coeurviculture ossia coltivare le viti col proprio cuore. In cantina non si usa acciaio e c’è spazio solo per legno, cemento e anfore di diverse origini e forme. Gli interventi sono limitati all’indispensabile e in stretto accordo col calendario lunare, ogni additivo enologico è escluso e l’utilizzo della solforosa è minimo e assente su alcune cuvée. Tutte le fermentazioni sono spontanee e per la rifermentazione in bottiglia si impiegano le fecce fini conservate in damigiana opportunamente dinamizzate unitamente a zucchero grezzo da agricoltura biodinamica (certificato Demeter).
I vini di base affinano per lungo tempo (sempre almeno sino al solstizio d’estate) prima dell’imbottigliamento per la presa di spuma e gli Champagne riposano almeno 3 anni sui lieviti prima della sboccatura: sono tutti millesimati e Brut Nature, quindi non dosati e con zuccheri residui inferiori a 3 g/lt.
Il vino
Provenienza: Francia, Champagne
Denominazione: Champagne AOC
Vitigno: Pinot Noir,
Annata: 2016
Alcol: 12,5%
Formato: 0,75 l in astuccio
Affinamento: 43 mesi sui lieviti
Abbinamenti: si abbina meravigliosamente con la sapidità del pesce e dei crostacei o con la delicatezza di carni bianche