Siamo nel Beaujolais, alle porte della Borgogna, quando nel 1982 un giovane Jean Foillard prende in mano l’azienda di famiglia – acquistando una casa in prossimità del famoso Côte du Py (vulcano spento) – con il sogno di portare le sue bottiglie in giro per il mondo. Il Beaujolais è patria dell’uva gamay e la tecnica più utilizzata, talvolta a sproposito, è la macerazione carbonica o, come nel caso di Foillard, semi-carbonica. “La macerazione semi-carbonica prevede invece che nella vasca, assieme ai grappoli interi, si trovi una certa quantità di liquido, esito o dello schiacciamento degli acini per il loro stesso peso o di uno starter appositamente preparato. Questo mosto inizia ben presto a fermentare e può essere usato per praticare dei rimontaggi, così che nello stesso ambiente coesistano la fermentazione intracellulare tipica della macerazione carbonica e un principio di alcolica classica.” (Giorgio Fogliani, Possibilia)
Il vino
Ma la teoria è poca cosa finché non si ha nel bicchiere un vino come questo. Quel vino che ammutolisce tutti con una sensualità contagiosa: profumi nitidi, freschi, diretti e ammalianti, sorso saettante, fluido, scevro di ogni asperità, golosissimo, quasi conturbante e sicuramente peccaminoso.
Ultima nota sorprendente? Un impressionante potenziale di invecchiamento. Noi siamo arrivati ad assaggi degli anni ’80 ma c’è chi giura che…
Provenienza: Francia, Beaujolais
Denominazione: Morgon AOC
Vitigno: Gamay 100%
Annata: 2018
Alcol: 13%
Formato: 0,75l
Affinamento: 5 mesi in botti di rovere
Abbinamenti: Carni rosse grigliate con sughi saporiti, preparazioni a base di agnello, arrosto e formaggi stagionati
Premi/Punteggi: 95/100 Robert Parker’s Wine Advocate, 95/100 The Wine Front, 95/100 Vinous Antonio Galloni, 96/100 James Suckling [2016]