Un mito delle Langhe. Giuseppe Rinaldi, per tutti, più semplicemente, “Citrico”, veterinario e motociclista “prestato” alla viticoltura e all’enologia, è sempre stato uno dei Barolisti più puri e sinceri. Concepiti per lungo invecchiamento i suoi vini sono un cult per qualsiasi enofilo. La sua minuscola produzione (35.000 bottiglie in totale) rende le sue bottiglie ambite da collezionisti di tutto il mondo.
Note di degustazione
Il Nebbiolo di Rinaldi è di fatto un mini-Barolo, giacchè le uve provengono dagli stessi vigneti e sono lavorate in modo analogo a quello della denominazione più prestigiosa, ad eccezione del tempo di affinamento.
Al naso è deciso ed intenso, fruttato, minerale e balsamico, con richiami alla viola, alla ciliegia. Al palato è avvolgente, sapido, dai tannini finissimi e dalla lunga persistenza.
Abbinamenti
Carne rossa, selvaggina o cacciagione.