La cantina di Mitja Sirk nasce dall’incontro di due giovani profondamente legati al Collio e alle sue tradizioni: Mitja, figlio di Josko, il visionario ristoratore de La Subida a Cormons, e Marta Venica, primogenita di Giorgio, della storica famiglia Venica & Venica di Dolegna. Nel 2019, spinti dal desiderio comune di misurarsi in prima persona con la vinificazione, hanno allestito in tempi rapidissimi una piccola cantina nel cuore di Cormons. È lì che hanno iniziato a tradurre la loro idea di vino, frutto di esperienze maturate in contesti diversi: l’anima di ristoratore e sommelier di Mitja, i viaggi e le collaborazioni in Francia e altrove, la solidità e le radici familiari di entrambi.
La forza del progetto non sta nell’estensione delle vigne, ma nella loro qualità e maturità. A Mernicco, sull’ultimo colle che domina Dolegna verso nord, si trovano due antichi vigneti promiscui che rappresentano il cuore della produzione. Sono impianti che rispecchiano un modo di coltivare oggi quasi scomparso: filari dove si alternano uve a bacca bianca e rossa, raccolte tutte insieme e vinificate come un tutt’uno, per dare vita a quello che si può definire un vero “vino di vigna”. Il terreno è la tipica ponca del Collio, marne e arenarie stratificate, capace di regalare freschezza, sapidità e mineralità uniche.
Le esperienze condotte all’estero, soprattutto in Borgogna, hanno orientato da subito Mitja e Marta verso una strada chiara e precisa: vinificare esclusivamente in legno. Le fermentazioni sono spontanee, condotte da lieviti indigeni, e l’affinamento avviene in barrique e tonneaux usati. Il rovere, mai invadente, è sempre al servizio del frutto e della sua espressione territoriale. È una scelta stilistica che unisce rigore e sensibilità, permettendo al vino di raccontare con sincerità sia l’annata sia il vigneto da cui proviene.
I loro vini, dal Bianco di Mitja al Collio Bianco Ca’ Savorgnan, si distinguono per eleganza, precisione e profondità. Sono bottiglie che parlano di vecchie vigne e di radici forti, ma anche di una visione nuova, fresca e internazionale. Lontani dalle mode, ma ben inseriti nel contesto contemporaneo, Mitja e Marta rappresentano una delle realtà più promettenti e identitarie della nuova generazione del Collio, capaci di coniugare tradizione, sensibilità artigianale e respiro moderno.
Il Vino
Il Ca’ Savorgnan di Mitja Sirk è il vino che più di ogni altro rappresenta il cuore del suo progetto, una bottiglia che nasce da un vigneto storico di straordinaria suggestione e che incarna la filosofia produttiva della giovane cantina di Cormons. Le uve provengono infatti da una parcella di Friulano in purezza situata a Mernicco, dove le viti hanno oltre ottant’anni e affondano le radici nella tipica ponca, un suolo di marne e arenarie che caratterizza in modo inconfondibile il Collio.
Qui le vigne, coltivate con cura e rispetto, regalano grappoli piccoli, concentrati e ricchi di sostanza, che vengono raccolti manualmente e avviati a fermentazione spontanea in legno. La scelta borgognona che guida Mitja e Marta si riflette anche in questo vino: il Ca’ Savorgnan fermenta e affina esclusivamente in tonneaux usati, dove riposa a lungo sui propri lieviti fini, prima di un ulteriore affinamento in bottiglia che lo rende ancora più complesso ed equilibrato.
Il risultato è un bianco di grande carattere e profondità. Nel calice si presenta con un colore dorato luminoso. Al naso rivela un profilo elegante e stratificato: note di frutta gialla matura e frutta secca, cenni floreali e agrumati, accenni di erbe officinali e un sottofondo minerale che richiama la ponca. In bocca è pieno, avvolgente, ma sempre sorretto da una freschezza tesa e vibrante e da una trama sapida che allunga il sorso. L’impronta del legno è delicata e ben integrata, al servizio dell’espressione varietale e territoriale. A tavola si abbina con piatti di mare strutturati, carni bianche e preparazioni della cucina friulana, ma si esprime al meglio anche da solo, come vino da meditazione.
Provenienza: Italia, Friuli Venezia-Giulia, Collio
Denominazione: Collio DOC
Vitigno: Friulano 100%
Annata: 2022
Alcol: 13,5%
Formato: 0,75 l
Affinamento: sulle fecce in barrique e tonneaux usati
Abbinamenti: primi piatti di mare, secondi di carne bianca o pesce, zuppe, formaggi di media stagionatura












