Il Fiano di Avellino è oggi uno dei più celebri e pregiati bianchi d’Italia (e del mondo). Ma se oggi questo appare scontato, non lo era affatto appena una trentina di anni fa. Fu infatti Vadiaperti, nella persona di Antonio Troisi, il primo, assieme a Mastroberardino ad imbottigliare ed etichettare il Fiano, fino ad allora considerato uva da taglio. Una storia di bianchisti di classe, che mirano alla valorizzazione della tipicità del territorio.
“I vini di Vadiaperti sono sempre fantastici perché ricchi di carattere, salati e minerali, segnati da una freschezza piena di energia vitale e riottosa. Soprattutto capaci di attraversare gli anni ” – Luciano Pignataro
Il suo Fiano di Avellino “Aiperti” ha ottenuto importanti riconoscimenti, in particolar modo il titolo di miglior Fiano per la Guida L’Espresso ed è stato inserito nella ambita lista dei migliori 100 vini del mondo della prestigiosa rivista Wine & Spirits.
Il Vino
“Aipierti” si presenta al palato riccamente strutturato, con sentori di mela e limone e un piacevole retrogusto salino intenso; il sapore è ceroso e persistente e si sposa bene con le carni e in partcolar modo dà il meglio di sè con l’arrosto di maiale con mostarda. E’ stato verificato inoltre che il livello di acidità ha raggiunto un tale equilibrio da garantire che il vino continuerà ad invecchiare bene e rafforzerà le sue proprietà organolettiche per i prossimi 10 anni.
Abbinamenti
Piatti a base di pesce, crostacei, frutti di mare, carni bianche, formaggi freschi