La famiglia Muto, di cui Angelo è la terza generazione direttamente impegnata nei filari, ha deciso di difendere il reddito agricolo vinificando in proprio. I primi due anni (2006 e 2007) si è appoggiato a terzi, ma dalla vendemmia 2008 nella cantina che avrà ragione d’essere per poter lavorare le uve di solo greco piantate in cinque ettari di vigna collocati proprio sopra una parte della antiche miniere di zolfo nelle quali nell’800 arrivarono a lavorare anche 900 persone. La zona delle vigne di famiglia si chiama Campanaro, quella che ha dato il nome al famoso bianco dei Feudi.
L’agricoltura di Angelo è a basso impatto, proprio come quella del nonno e del padre, molto attenta alla salubrità del suolo, viene da dire già di per se ricchissimo di zolfo. Il colore è giallo paglierino carico, un po’ di frutta e tanta mineralità al naso abbastanza intenso, in bocca ha un ingresso abbastanza morbido, la struttura poggia su basi molto solide, interessante tutta la beva sostenuta dalla freschezza. La sapidità spinta, la mineralità, la freschezza, ne fanno un bicchiere assolutamente tipico, da provare e, magari, da conservare per qualche anno.
Il vino
Provenienza: Italia, Campania, Irpinia
Denominazione: Greco di Tufo DOCG
Vitigno: Greco 100%
Annata: 2017
Alcol: 13%
Formato: 0,75 L
Affinamento: in acciaio + bottiglia
Abbinamenti: Risotti ai funghi, crostacei e tutti i primi piatti a base di pesce e frutti di mare. Pesci al forno, fritture, carni bianche, formaggi non stagionati e molli.
Premi/Punteggi: 93/100 Veronelli, 92/100 Doctor Wine, 4/4 Vitae AIS, 2/3 Gambero Rosso, 4/5 Bibenda