Dire “vino” in Campania è un po’ come dire “Mastroberardino”. Le due parole sono divenute quasi sinonimi nella regione, tale l’importanza rivestita dalla cantina nella storia della viticultura campana. Più che un punto di riferimento, un vero monumento. Non è l’azienda più grande, ma sicuramente la più rappresentativa, capace di coprire la gamma delle più rilevanti denominazioni e varietà vitate regionali, sempre nel rispetto del territorio. La grande cura della vite e le più attente tecniche di produzione hanno donato uno stile unico ai vini dell’azienda, che si distinguono per la rara pulizia e precisione, oltre che per la elegante finezza espressiva. Vini premiati ed invidiati da tutto il mondo.
Il vino
Un progetto unico, un vino rarissimo, prodotto in quantità minuscole. Il progetto “Villa dei Misteri” è volto allo studio dei metodi di vinificazione dell’antica Pompei e alla coltivazione di un vigneto direttamente dentro l’area degli scavi archeologici. Il progetto nasce nel 1996 quando la Soprintendenza Archeologica di Pompei conferisce all’Azienda Mastroberardino l’incarico di ripristinare la viticoltura nell’antica città di Pompei. Le indagini archeologiche, gli studi botanici e il rilevamento dei calchi delle radici, delle viti e dei relativi paletti di sostegno hanno confermato la coltura vitivinicola anche all’interno della cinta muraria della città, nei giardini e negli orti che ornavano le case.
All’interno degli scavi è stato possibile impiantare vigneti a base aglianico, piedirosso e sciascinoso, seguendo scrupolosamente le tecniche di allevamento degli antichi romani, prima che il Vesuvio, con l’eruzione del 79 d.C. seppellisse la città.
Dalle vigne impiantate all’interno della cinta muraria dell’antica città nasce un vino, Villa dei Misteri, la cui prima annata, 2001, venne collocata all’asta e distribuita ad appassionati da ogni parte del mondo. I proventi furono utilizzati per sostenere il recupero della cella vinaria presente nel sito del Foro Boario, uno dei più suggestivi siti archeologici di Pompei.
“E’ il nostro piccolo omaggio ad un sito che appartiene al mondo. Qui nacque la coltura della vite e qui, a distanza di duemila anni, siamo a riproporre il vino di Pompei” – Antonio Mastroberardino
Il vino è complesso al naso, ampio, persistente, con note speziate che ricordano la vaniglia, la cannella, il tostato, note di frutti rossi, in particolare marasca, prugna e sfumature minerali. Il sorso è avvolgente, equilibrato, strutturato, di notevole tessitura e spessore. Dotato di tannini fini ed eleganti.
Provenienza: Italia, Campania, Vesuvio
Denominazione: Rosso Pompeiano IGT
Vitigno: 90% Piedirosso, 10% Sciascinoso
Annata: 2004
Alcol: 13%
Formato: 3x 0,75 L in cassetta di legno originale
Affinamento: 12 mesi in barriques di rovere
Abbinamenti: Carni, funghi e tartufi, cacciagione