La storia delle cantine Cupano con Montalcino è cominciata nei primi anni settanta. Su una collina di sassi sopra l’Ombrone, che assicura drenaggio, ricchezza di minerali e una vista meravigliosa, quasi un grand cru. Il mentore è stato Henri Jayer di Borgogna con le sue ferree convinzioni: pochi ettari, vino fatto in vigna, nessun pesticida o fertilizzante chimico, rese limitate in vendemmia eliminando ancora sulla tavola di cernita ogni traccia di uva non matura o ammuffita, lieviti autoctoni, malolattica sulle fecce fini in barriques francesi di media tostatura. Carlo Ferrini ha scelto i terreni e le barbatelle, il sesto d’impianto, l’altezza dei cordoni. François Bouchet li ha iniziati alla biodinamica, la biodinamica semplice ed efficace di un vecchio vagnaiolo quale lui era. E quando Giulio Gambelli si avvita l’indice sulla guancia, è ora di imbottigliare. Grazie a questi maestri l’azienda mette nel vino una stagione, una memoria.
Il vino
Prodotto da uve Sangiovese biologiche coltivate meticolosamente e mantenute a rese straordinariamente basse, questo Brunello trascorre cinquanta mesi in botti di rovere e in bottiglia prima della commercializzazione. Il risultato è un vino speziato, aromatico, intenso e vellutato che offre forza, grande longevità e ottimo equilibrio. Questa rara annata inoltre offre belle note terziarie di suolo forestale, umami, tabacco e pelle. Mentre l’annata ’02 è stata decisamente impegnativa per molti produttori di Montalcino, Lionel Cousin ha dimostrato che grandi vini possono provenire da annate difficili; questo 2002 è assolutamente sorprendente!
Provenienza: Italia, Toscana, Montalcino
Denominazione: Brunello di Montalcino DOCG
Vitigno: Sangiovese Grosso 100%
Annata: 2002
Alcol: 14%
Formato: 0,75 l
Affinamento: 50 mesi in botti grandi di rovere
Abbinamenti: Polenta con ragù di funghi e olio di oliva tartufato, ossobuco di agnello e formaggi stagionati
Premi/Punteggi: 93/100 CellarTracker, 92/100 Stephen Tanzer